Molti filosofi, illuminati ma anche religioni ci avvertono quanto la nostra attenzione sia troppo legata ai sensi, quanto il nostro comportamento sia condizionato a rivolgersi verso l'esterno, verso la materialità, l'apparire, il sembrare piuttosto che l'essere, anche se tutto ciò va palesemente contro ciò che è meglio per noi.
Una cosa che ho imparato (anche da questi monacini arancioni che mi girano intorno in questo periodo) è che le parole, la teoria, non hanno nessuna rilevanza per noi se fine a sè stesse, ma diventano "verità", diventano "realtà" (la nostra) nel momento in cui se ne fa esperienza.
Una cosa che ho imparato (anche da questi monacini arancioni che mi girano intorno in questo periodo) è che le parole, la teoria, non hanno nessuna rilevanza per noi se fine a sè stesse, ma diventano "verità", diventano "realtà" (la nostra) nel momento in cui se ne fa esperienza.
E allora volevo condividere con voi una "profonda" riflessione ed esperienza che ho avuto recentemente.
Osservando le mie mutande ho notato come all'esterno fossero così ben rifinite, ogni cucitura ben coperta, nessuna imperfezione o anomalia, sia alla vista che al tatto perfette!
Invece all'interno, il rovescio delle cuciture, brutte da vedere, ruvide al tatto, filetti qua e là, etichette di ogni tipo che con il loro materiale sintetico prudono e danno fastidio...
Ma come! Ma questa è la parte rivolta verso di me, quella a contatto con le parti delicate, dovrebbe proteggere scaldare e tenere da conto i "gioielli di famiglia" dovrebbe essere la parte più comoda e curata!
Ma non dovrebbe essere il contrario?
Per il mio bene (o perlomeno delle mie parti intime) l'attenzione delle mutande dovrebbe essere rivolta verso il mio pacco, non verso gli altri che stanno fuori!!!
Nella nostra società, per qualche ragione, le cose spesso sono rovesciate rispetto al nostro benessere!
Da quel giorno ho cominciato a portare le mutande rovesciate, ed è una bellissima sensazione!!!
